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Fai parte della comunità giusta per te?

Articolo originale di Alia Aurami per Enlivening Edge Magazine

Se stai cercando una comunità di pratica per soddisfare i tuoi bisogni e desideri per una crescita professionale o per innovare su scala organizzativa o sociale, ci sono due modi in cui potresti finire per essere scontento.

Il primo viene quando ti manca un senso di comunità. Ci si sente come un gruppo, ma non si riesce ad individuare cosa manca. Il secondo viene quando tu senti un forte senso di comunità ma gli altri non condividono quest’ambizione, passione o bisogno di un certo tipo di ‘pratica’: di nuovi metodi di essere, relazionarsi e fare insieme. Partiamo da scoprire come potresti superare queste lacune, sia reali che potenziali.

Qual è la differenza tra un gruppo e una comunità?

Se sei come me, assumi appunto che tutti capiscano cosa vuol dire “comunità” e che ha lo stesso significato in quasi ogni contesto. Quanto sono rimasta sconvolta quando ho cercato il termine su Wikipedia! Ho scoperto che c’è molto più da sapere di “comunità” di quanto abbia mai indovinato.

Per me era come scoprire che non tutti gli iris fossero violetti, o non tutti i gigli fossero bianchi! Tante nuance e funzioni di comunità. Era da capogiro! Da allora ho tanta voglia di imparare di più sulle comunità e sono lieta di condividere qualche risorsa con voi.

Diverse Comunità

Esistono molti libri che trattano della creazione di un senso di comunità in un gruppo, ma ecco una sintesi dall’articolo Wikipedia su Senso di Comunità:

Ci sono quattro elementi di “senso di comunità”, secondo la teoria McMillan e Chavis (1986): “membri, influenza, adempimento dei bisogni individuali, e connessione emotiva condivisa.”

“Quindi, [ad esempio] i partecipanti di una comunità di apprendimento devono sentire un qualche senso di fedeltà o appartenenza al gruppo (adesione) che sostengono il loro desiderio di continuare a lavorare e aiutare gli altri. Le cose che fanno i partecipanti devono anche influenzare cosa succede nella comunità, il che significa azioni attive, non solamente reattive. Inoltre, una comunità di apprendimento deve dare ai partecipanti l’opportunità di soddisfare le loro esigenze specifiche, esprimendo le opinioni personali, richiedendo aiuto o informazioni specifiche e condividendo le storie di eventi importanti e le esperienze emozionali.”[1]

È chiaro che succede qualcosa quando si fa parte di un gruppo e ci sono delle esperienze comuni che creano un senso della costituzione di un “noi”: un legame, una profondità di conoscenza e cura l’un dell’altro, ben oltre lo scopo nominato del gruppo. Sembra l’inizio della sensazione di “essere una comunità.” C’è un singolo “noi,” non solo un gruppo di singoli “io”.

Se hai voglia di rimodellare il tuo gruppo in una comunità, ci sono tantissime fonti di aiuto. Ne ho approfondite alcune nel mio articolo “Cosa fa una Comunità?” e ed evidenziate altre.

Devi scoprire se la tua comunità è una Comunità di Pratica o un gruppo simile strettamente legato.

Il tuo lavoro nel mondo può trarre vantaggio – per me è stata una rivelazione di una saggezza sorprendete  – nel confrontare comunità di pratica, comunità di apprendimento, comunità di interessi, e team di progetto. In particolare i primi due generi di comunità possono essere vantaggiosi perché contribuiscono entrambi all’evoluzione sociale ed organizzativa, però in modi delicatamente diversi.

Metto queste distinzioni in evidenza perché non si può ottenere molto se non ci si rende conto di essere nel tipo di gruppo sbagliato o non in conformità con le proprie esigenze. Per di più, se fai parte di un gruppo, è utile studiare queste caratteristiche per acquistare più conoscenza. Poi puoi costituire la versione del tuo Gruppo più forte e adatta al suo scopo.

Direi che una comunità di apprendimento è un gruppo che si incontra regolarmente per studiare un argomento, allo stesso tempo acquisendo conoscenza o competenza dalle stesse fonti. Si scambia cosa si ha imparato sul tema. Una comunità di interessi si costituisce da persone che vogliono semplicemente parlare di un interesse comune, come il loro modello di auto.

Una comunità di pratica, invece, è destinata a professionisti attivi che imparano l’un dall’altro o praticano insieme, al posto di imparare fianco a fianco o condividere cosa già sanno. CdP si formano spesso intorno a capacità professionali o abilità artigianali, piuttosto che ad argomenti accademici.

L’evoluzione di una Comunità di Pratica

Le CdP possono o evolvere spontaneamente o essere create consapevolmente. Le Comunità di Pratica non sono un nuovo fenomeno; questo stile di apprendimento esiste da quando la gente ha cominciato di apprendere e condividere le loro esperienze attraverso lo storytelling, le associazioni di categoria o professionali, o gli apprendistati.

I team di progetto sono simili in termini di scambio di informazione e esperienze, però nei team di progetto si scambiano le informazioni solamente rispetto al progetto; una volta il progetto verrà realizzato, il team si scioglierà. Lo scopo è di creare qualcosa di esterno piuttosto che aumentare le competenze personali.

talenti

Fai davvero parte di una Comunità di Pratica?

È possibile individuare una CdP perché contengono questi aspetti fondamentali:

  • un’area di conoscenza o competenza
  • un senso di comunità
  • la pratica attiva condivisa o comune.

L’area di competenza fornisce un terreno comune, guida le pratiche e dà loro significato.

Il senso di comunità in un gruppo di pratica comune crea il tessuto sociale per l’apprendimento. Una comunità forte include diversi strati di interazioni personali e professionali, e incoraggia la fiducia e la volontà di sperimentare insieme.

L’area di competenza fornisce un focus generale per la comunità, ma praticare è la focalizzazione specifica attorno alla quale la comunità sviluppa, condivide, e mantiene la sua base di conoscenza.

Come ho individuato Enlivening Edge come una Comunità di Pratica

Mi appassiono anche di più per le Comunità di Pratica da quando mi sono accorta che il gruppo che produce EE Magazine è in effetti una CdP. Pratichiamo numerosi modi diversi di essere, relazionare, organizzare e fare. Sfruttiamo consapevolmente la nostra pratica per sostenere e nutrire un eco-sistema di gruppi, comunità e organizzazioni correlati e allineati con i nostri nuovi metodi di abitare e lavorare insieme.

In che modo Enlivening Edge è una Comunità di Pratica?

La nostra “area” è la nostra comprensione sempre in evoluzione della visione del mondo, indicata nei modi di essere, relazionare, e fare Teal/Giallo/Integrale. La nostra area include anche la nostra determinazione a:

  • praticare questo nelle nostre vite quotidiane
  • sostenere e nutrire gli altri in tutte le interazioni.

Certo, questa è una grande visione, quindi ci specializziamo nei nostri eco-sistemi di organizzazioni che praticano modi progressisti.

Prendiamo il “Teal” seriamente come una visione del mondo intera, non costretta ai 3 aspetti particolari che riguardano le organizzazioni. Teal è in fondo un’identità ed una realtà che crea modi particolari di relazionarsi in ogni aspetto della vita. Studiamo, impariamo, pratichiamo, sperimentiamo in modo Teal.

  • Un’organizzazione Teal come coinvolge le persone?
  • Come mai si può usare questo conflitto per il nostro scopo comune, forse fondendo le nostre differenze al posto di negoziarle o intensificarle?
  • Qual’è il miglior rapporto, applicabile subito, tra autogestione/autonomia del ruolo e collaborazione?

Queste e altre domande orientano le nostre scelte ogni giorno quando pratichiamo il nostro lavoro insieme.

Naturalmente riconosciamo che ogni individuo e ogni organizzazione operano da tutte le fasi di visioni del mondo e di coscienza in vari momenti e in varie circostanze – qualche volta dall’immaturità e qualche volta perché una fase particolare offre la miglior risorsa per lo scopo e la situazione attuale.

Quindi, Teal non è un dogma né un requisito. Semplicemente la nostra “pratica” come comunità.

Il tuo senso di comunità sarebbe soddisfato da persone che si innamorano l’una dell’altra, proprio grazie al fatto che si mostrano pienamente? Soddisfano il nostro, moltissimo!

Inoltre, EE ha un vantaggio segreto nell’essere una Comunità di Pratica: il nostro fondatore, George Pór, è un esperto del tema di livello mondiale da decenni.

uomo che scruta

E poi…

Se il tuo gruppo non si sente una comunità, sarebbe una buon’idea controllare se gli altri condividono il tuo desiderio di crescita. In tal caso, come potete introdurre più caratteristiche di una comunità alle vostre interazioni di gruppo?

Se fai già parte di una Comunità di Pratica, che non è così potente e facilitante come tu e gli altri componenti vorreste, ci sono molte fonti per rendere la CdP più utile e gratificante per le vostre intenzioni e passioni e i vostri scopi. Nella terza parte di questa serie troverai qualche idea e risorsa di apprendimento.

Se scopri che la tua Comunità non è la Comunità di Pratica che desideri, puoi fondarne una o trovarne una su una scala piccola oppure grande.

Nel caso lo avessi perso, ecco il primo articolo di questa seria: Cosa sono e come funzionano le comunità di pratica?

Bibliografia

[1] Estratto da: Bonk, C. J, Wisher, R & Nigrelli, M. (2004) Chapter 12. Learning Communities, Communities of practices: principles, technologies and examples in Littlton, Karen, Learning to Collaborate. Nova. USA.

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