Smart working per i dipendenti pubblici
A Novembre, attraverso lo Smart Engagement Network, abbiamo organizzato un webinar con l’obiettivo di capire quali sono i modelli organizzativi, gli strumenti programmatici e tecnologici a supporto dello smart working, con un approccio basato sul confronto e sul dialogo. Abbiamo scoperto che è fondamentale creare una comunità di persone che si sentano, all’interno delle organizzazioni, legate da valori comuni.
Questa tematica è di fondamentale importanza: affinché un’azienda funzioni, devono essere presenti determinate procedure seguite da una buona comunicazione.
Lo smart working ben progettato e il lavoro per obiettivi possono essere delle leve verso lo sviluppo di un modello relazionale che sprigioni le energie di reinvenzione che servono per rendere la PA alleata di cittadini e imprese, come auspica il PNRR, a partire dalla rilevazione e dal miglioramento delle criticità.
Come applicare lo smart working per i dipendenti pubblici?
Lo smart working è al centro dell’attuale dibattito sulla riforma della PA, ma attorno a questo strumento c’è ancora troppa confusione. Questo incontro è stato un confronto con chi ha già sperimentato lo strumento in modo efficace: i partecipanti hanno potuto acquisire informazioni e modelli utili.
Questa è stata inoltre un’occasione di riflessione più ampia sul perché è necessario attivare un cambiamento organizzativo e rendere la PA più vicina alla comunità.
Abbiamo presentato Fennec, il software per la gestione delle criticità di lavoro, per connettere i progetti di smart working al miglioramento organizzativo.

Responsabilizzare i dipendenti pubblici
La chiave di volta anche nell’ambito dello smart working per i dipendenti pubblici sembra dunque essere il concetto di responsabilità. Una più attenta analisi invece ci farebbe capire che il vero nodo da sciogliere è la cultura. L’insieme dunque di valori condivisi e pratiche che ogni azienda dovrebbe creare al proprio interno, partendo dalla leadership. Se ogni persona all’interno della propria organizzazione cambiasse le proprie abitudini aumenterebbero fiducia e rispetto fra colleghi.
Coinvolgere tutti
Il primo passo per implementare lo smart working per i dipendenti pubblici rimane quello di effettuare un’idonea valutazione del rischio. Quello che dovremmo imparare a fare è effettuare questa valutazione in maniere partecipata. I lavoratori dovrebbero essere coinvolti già nella fase di individuazione ed analisi dei rischi, oltre che nello sviluppo e nell’attuazione delle misure scelte. Dovrebbero non solo essere competenti nei compiti che devono svolgere, ma anche ricevere tutte le informazioni e la formazione necessarie per svolgere il loro lavoro in sicurezza. Anche con riferimento degli obblighi riguardo alle informazioni e alla formazione in materia di salute e sicurezza.
Sarebbe dunque ideale avere uno strumento che permetta agli RSPP di:
- raccogliere i rischi reali, le mancanze, le criticità in maniera partecipata
- analizzare i dati raccolti e raggrupparli
- scegliere consapevolmente quali azioni intraprendere per ridurre le resistenze
Fennec permette di raccogliere le criticità percepite dai collaboratori in forma anonima, analizzarle raggruppandole in base ad importanza ed urgenza e presentarle in maniera visuale. Gratis.
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Smart working, POLA e lavoro per obiettivi per una PA in linea con il PNRR: il webinar completo

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