Filosofia di vita: come crearsi una professione partendo dalle proprie passioni
Nell’estate del 2019, per una serie di sfortunate circostanze, per la prima volta in vita mia da quando ho iniziato a lavorare, mi sono ritrovata disoccupata e senza un piano preciso per il mio futuro.
Ho studiato filosofia e il mio percorso lavorativo fino a quel momento era stato molto eclettico, ricco di esperienze lavorative molto diverse tra di loro: qualunque possibile datore di lavoro che non mi conoscesse di persona, limitandosi a leggere il mio curriculum, non sarebbe stato in grado di individuare una professionalità precisa, un percorso professionale lineare e non sarebbe riuscito a capire di preciso quale lavoro stavo cercando nello specifico. Ed in effetti era così: la laurea in filosofia non ti prepara ad una specifica professione (no, nemmeno all’insegnamento), ma offre una apertura e una elasticità mentale e una capacità critica tale da permetterti di apprendere velocemente e di incastrarti benissimo in moltissime professioni. Io avevo fatto proprio questo: ho speso le mie capacità, le mie competenze, il mio modo di pensare in professioni molto diverse tra di loro, in cui io ho sempre raccolto nuove conoscenze che puntualmente ho reinvestito nei nuovi posti di lavoro in cui mi inserivo. Nel mentre, studiavo e mi preparavo a svolgere il lavoro che ho sempre sognato: la consulente filosofa.
Trasmettere tutto questo attraverso un curriculum è impossibile in Italia, un paese in cui le molte esperienze lavorative vengono viste come sintomo di incompetenza o infedeltà al posto di lavoro, invece di essere considerate una ricchezza (cosa che invece avviene all’estero).
Ho deciso quindi di “professionalizzarmi” e di iscrivermi ad un corso sulle tecniche di selezione e gestione delle risorse umane. Durante questo lungo percorso ho avuto la fortuna di incontrare molti docenti competenti da cui ho imparato moltissimo e che mi hanno fornito davvero molti spunti e contatti con professionisti di svariati ambiti che altrimenti non avrei mai conosciuto.
Tra questi docenti ci fu anche Priel Korenfeld che ci parlò di un libro, “Reinventing organizations”, e delle organizzazioni Teal. Ci disse che se eravamo interessati al tema, quella stessa settimana ci sarebbe stato un incontro di approfondimento proprio su queste organizzazioni, tenuto fa Filippo Causero, un imprenditore Teal e fondatore di Foxwin. Ovviamente l’incontro coincideva con un impegno per me inderogabile, quindi me lo persi inesorabilmente.
Iniziai comunque una appassionata lettura del libro di Laloux e cominciai a seguire su LinkedIn la pagina di Foxwin.

Unire i puntini
“Reinventing organizations” fu per me una rivelazione, anzi, una conferma: nella tesi che scrissi per la laurea magistrale, “Lavorare con filosofia”, sostenevo moltissimi concetti proposti da Laloux, solo che lo facevo usando la filosofia, senza sapere che in giro per il mondo esistevano delle organizzazioni che mettevano in pratica quotidianamente quei concetti. Più leggevo e più si confermava la mia idea per cui la filosofia può essere utile al mondo del lavoro e che quindi il mio sogno di diventare consulente non era solo una chimera.
Un giorno, scrollando la home di LinkedIn, la mia attenzione si soffermò su un articolo pubblicato da Foxwin: “La consapevolezza è azzurra”, un articolo in cui si parlava di come il libro di Laloux avesse ispirato Foxwin a diventare una organizzazione Teal. Il mio cervello ci mise un attimo a formulare il suo nuovo obiettivo: diventare una dipendente Foxwin! Era in un’organizzazione così che io volevo lavorare.
Così decisi di inviare un messaggio al dottor Causero. Ci misi circa un’ora per decidere cosa scrivere: dalla foto profilo mi dava tutta l’impressione di essere un imprenditore saggio, che riceveva sicuramente tantissimi messaggi e CV ogni giorno; dovevo trovare le parole giuste per attirare la sua attenzione, senza mostrare spudoratamente di sognare un posto di lavoro come quello che lui descriveva. Non ero sicura mi avrebbe risposto, non ero nemmeno sicura avrebbe letto quel messaggio. Quando vidi che nel giro di un’ora aveva letto, risposto e proposto un appuntamento feci un salto sulla sedia!
Ci misi due giorni a scegliere i vestiti e il trucco più adatti a quello che speravo si trasformasse in un colloquio di lavoro, stampai un paio di copie del mio CV, addirittura creai dei biglietti da visita, per apparire più professionale e studiai tutto il contenuto del libro di Laloux. Tutte cose rivelatesi poi inutili.
Quando arrivai all’appuntamento, infatti, lo scenario che mi si presentò davanti era completamente diverso da tutti i film mentali che mi ero fatta.
Filippo non era un uomo di mezza età coi capelli bianchi da saggio, ma un ragazzo della mia età, curioso ed entusiasta. Chiacchierammo a lungo, raccontandoci ed emozionandoci nel vedere che avevamo visioni e valori molto simili, anche se povenivamo da mondi completamente diversi (io filosofa, lui ingegnere). Quel giorno conobbi anche Lorenzo e Nicholas, che lavoravo in quell’unica stanza che era l’ufficio Foxwin.
Foxwin era una start-up visionaria, ma ancora troppo piccola per poter accogliere un nuovo membro. Sarei potuta tornare a casa scoraggiata, dal momento che non avevo ancora trovato un lavoro, ma l’entusiasmo di Filippo era tale che rientrai a casa felice e carica come non mi capitava da mesi.
Qualche giorno dopo io e Filippo ci incontrammo nuovamente assieme ai nostri rispettivi compagni, per una cena, e l’entusiasmo non fece che aumentare, io e Filippo eravamo una fucina di idee. Non potevo essere assunta, ma potevamo comunque collaborare e creare qualcosa insieme.
Il giorno dopo Giuseppe Conte annunciava il lockdown. Il primo lockdown è stato per me un momento molto difficile e prezioso allo stesso tempo. Io ero disoccupata e il mio compagno era in cassa integrazione, trovare un lavoro era impossibile, le preoccupazioni erano innumerevoli. Ma la tecnologia ci ha fornito strumenti di connessione che, nel mio caso, hanno permesso di costruire relazioni che altrimenti non sarebbero mai nate.
Grazie a internet, ai social e a Zoom, continuai a formarmi e in-formarmi e tramite Filippo presi parte al progetto “People R-evolution”, una comunità di persone nata su LinkedIn il cui scopo è condividere e diffondere le teorie Teal. Questo progetto mi ha permesso di conoscere professionisti che mai avrei incontrato e mi ha permesso di incontrare nuove idee e teorie che non conoscevo, ma che bene si sposavano ai miei valori e ai miei studi.
Anche se a distanza io e Foxwin abbiamo continuato a scambiarci idee e a pensare a nuovi progetti.
A fine lockdown Foxwin aveva ottenuto un aumento di capitale e serviva nuova linfa per crescere. Filippo mi chiese quindi di aiutarlo a selezionare un responsabile amministrativo e un commerciale e così cominciare a frequentare assiduamente l’ufficio. Pubblicavo annunci, selezionavo curriculum e contemporaneamente imparavo cosa significava creare pacchetti di consulenza.
La selezione arricchì Foxwin di due nuove persone, Silvia e Michela, e le loro competenze, le loro capacità e il loro entusiasmo ha portato presto una crescita.
Nel frattempo io trovai un lavoro per una azienda di formazione, la cui organizzazione era ben lontana dall’essere teal. Il lavoro che svolgevo mi piaceva molto e mi ha permesso di crescere professionalmente sotto molti punti di vista, ma l’azienda era guidata solo dalla logica del profitto a tutti i costi e cominciai subito a risentirne. Ogni giorno cercavo di andare a lavoro con entusiasmo, ma a fine giornata ero sempre più stanca, nervosa, negativa. Stavo diventando un’altra persona, totalmente lontana dal mio essere.
Coltivare relazioni
Nonostante questo nuovo lavoro si prendesse la maggior parte del mio tempo (lavoravo tutti giorni fino a tardi e non mi fermavo nemmeno nei fine settimana), sono rimasta sempre in contatto con Foxwin e seguivo costantemente i loro progressi e quando c’era la possibilità collaboravo con loro.
Il primo incarico fu legato al corso di formazione “Smart Engagement”; collaborai alla stesura del piano formativo e nelle prime azioni di marketing, poi nelle selezioni e infine mi fu assegnato il compito di tutor d’aula e di coach di alcuni partecipanti. Fu un progetto entusiasmante, da cui imparai moltissimo: attendevo con ansia gli incontri per evadere dal grigiore del mio lavoro quotidiano e per arricchirmi di nuove conoscenze ed esperienze.
A distanza di un anno dall’assunzione di Silvia e Michela i clienti di Foxwin cominciarono ad aumentare sensibilmente e con loro gli impegni di consulenza, così aprii Partita Iva (pur mantenendo il mio lavoro) e Filippo cominciò ad affidarmi sempre più clienti, al punto che chiesi il part time al mio datore di lavoro, per potermi dedicare tutti i pomeriggi alle consulenze. Per poter gestire entrambe le professioni, lavoravo anche dodici ore al giorno, ma la stanchezza fisica veniva ripagata dall’entusiasmo e dall’energia che avevo finalmente iniziato a respirare grazie a Foxwin.
Dolo solo un paio di mesi da questa scelta, scoprii di essere incinta.
Ero davvero preoccupata: purtroppo le donne che decidono di avere figli sono per lo più viste dagli imprenditori come un problema, un impiccio da evitare, un rischio economico, un peso. Con il contratto precario e in scadenza nella società di formazione, sapevo che avrei perso il lavoro e avendo appena aperto PI, non avevo alcuna tutela.
Superato il terzo mese, ormai certa che la gravidanza sarebbe proseguita in sicurezza, durante una videochiamata di programmazione, lo dissi a Filippo: ci tenevo a continuare la nostra collaborazione, ma chiaramente dovevamo entrambi tener conto del fatto che prima o poi mi sarei dovuta fermare per qualche mese.
Due settimane dopo, durante una riunione, Filippo mi disse che avevamo dei clienti nuovi con I quali avremmo dovuto progettare dei percorsi intensi e a lungo termine e che quindi ci sarebbe stato bisogno di svolgere più ore di consulenza. Per questo motivo mi propose di assumermi a tempo pieno, con un contratto a tempo indeterminato (come per tutti i dipendenti Foxwin). Ero davvero incredula, inizialmente pensavo di non aver capito, e Filippo fu costretto a ripetermelo un paio di volte.
Il giorno dopo comunicai le mie dimissioni alla società di formazione e un mese e mezzo dopo diventai anche io ufficialmente una volpe.
Mi bastò una settimana lontana dal mio vecchio lavoro e dentro agli uffici Foxwin per ricominciare a sorridere. Da quel giorno non sono mai più tornata a casa nervosa o imbronciata, non sono mai andata a lavoro controvoglia e ho ricominciato a cucinare. Ho realizzato il mio sogno di essere una consulente filosofa, ma cosa più importante ho iniziato a lavorare con persone che condividono i miei stessi valori.
Nuove volpi
Dal giorno della mia assunzione ho visto crescere il mio ventre e il numero delle ore di consulenza presso i nostri clienti di pari passo. Fortunatamente ho avuto una gravidanza senza complicazioni e ho potuto così continuare a lavorare serenamente fino a tredici giorni prima del parto. Molto probabilmente, con tutte le consulenze che ha ascoltato dalla mia pancia, la prima parola di mia figlia sarà “Teal”.
Lavorare in una organizzazione Teal significa lavorare in un luogo in cui il dipendente è prima di tutto una persona e in quanto tale viene messo al centro assieme ai suoi desideri, le sue aspirazioni, i suoi bisogni e le sue preoccupazioni. Ogni volpe è diversa: abbiamo caratteri, storie e vite molto diverse, ma essere Teal significa condividere obiettivi e valori: questo fa sì che nessuno si ritrovi mai a fare qualcosa in cui non crede.
Sto scrivendo questo racconto mentre Ada, mia figlia, dorme nella sua culla. È una bambina serena e tranquilla, perché io, grazie a questo lavoro ho sempre fatto ciò in cui credo e questo mi ha reso sempre stata serena. Sono una mamma felice, amo stare con mia figlia, ma amo anche il mio lavoro e anche se sono a casa continuo a seguire il lavoro dei miei colleghi e appena posso cerco di leggere e studiare. So che tornare a lavorare a tempo pieno non sarà semplice, ma sapere che tornerò presto negli uffici Foxwin rende la prospettiva del mio rientro molto più dolce.
E questa è la mia storia d’amore con Foxwin fino ad oggi, una storia in cui tutti vivono per sempre felici e contenti.

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