Le interviste di Foxwin: Michele Nencioni
Michele Nencioni
Direttore Generale di Confindustria Udine
Oggi intervistiamo Michele Nencioni, Direttore Generale di Confindustria Udine.
L’ente si è posto l’obiettivo di migliorare la collaborazione interna al fine del benessere collaborativo. Lo ha saputo fare con modalità coinvolgenti, con la partecipazione diretta dei collaboratori.
Nella gestione di una realtà come Confindustria Udine, quali sono gli ostacoli che incontra maggiormente nel quotidiano? In un mercato che fa dell’incertezza uno dei suoi elementi principali, quali nuove sfide si aprono e quali invece si ripetono ciclicamente?
MICHELE: L’ostacolo maggiore è rappresentato dall’incertezza, che ha un problema cronico: non fa investire. Il livello di incertezza è elevato a causa delle dinamiche riguardanti il Sistema Paese, della guerra commerciale in atto tra Stati Uniti e Cina, così come anche della questione Brexit.
Però è anche vero che il mondo attuale è specchio di grandissime opportunità, che forse non ci sono mai state nella storia. E noi, assieme alle nostre imprese, siamo qui per coglierle.
Da un anno e mezzo è alla direzione di Confindustria Udine. È vero che si è posto come obiettivo quello di orientare l’organizzazione che dirige verso un approccio sempre più TEAL? Ci racconta qualcosa a riguardo?
MICHELE: Sì è vero. Personalmente, lo definisco da tempo un percorso naturale che capovolge la vecchia impostazione dell’unica attenzione al cliente (sempre essenziale), introducendo strumenti e modi per aumentare la qualità dell’ambiente in cui lavorano le persone che fanno parte della nostra organizzazione.
Quali benefici state ottenendo dall’utilizzo di Foxwin? E con quali modalità lo state ‘metabolizzando’ nella vostra organizzazione?
MICHELE: Foxwin ci ha permesso di organizzare in modo strutturato le nostre risorse, i nostri incontri e tutta l’analisi delle problematiche complesse. I risultati ancora non ci sono, ma arriveranno.
Dico questo perché vedo l’entusiasmo e l’intraprendenza dei collaboratori quando propongono idee e, soprattutto, quando propongono soluzioni ai problemi.
Con questo software avete l’obiettivo di migliorare la collaborazione interna al fine del benessere collaborativo e solo successivamente intendete sfruttare lo strumento per migliorare anche il servizio all’associato. Ci racconta un po’ la strategia che ne sta alla base?
MICHELE: Siamo partiti dal benessere interno per arrivare successivamente al beneficio dell’associato. Il “benessere” di cui parlo riguarda i modi di lavoro, ma specialmente la risoluzione dei conflitti.
Foxwin ci aiuta a risolvere conflittualità all’interno delle riunioni, con libertà di espressione e condivisione. Una volta risolto questo passaggio, riusciremo a tradurre questi benefici anche all’esterno, in favore dei nostri associati. A quel punto sarà evidente che, oltre alla nostra buona volontà, è proprio il metodo Foxwin che contribuisce a generare tali effetti positivi.
La vicenda del Concorso delle idee attuato in Confindustria ha riscontrato una certa difficoltà nel comporre la Commissione Valutativa. Qual è il principale insegnamento che ha tratto da questa esperienza?
MICHELE: Ho imparato moltissimo e il caso è veramente esemplificativo. All’inizio del percorso la Commissione Valutativa, in pieno approccio teal, ha messo in discussione i componenti che avevo scelto per formare la commissione stessa.
Timidamente, infatti, mi è stato fatto notare che il team intendeva decidere in autonomia i componenti della Commissione stessa, con motivazioni logiche e circostanziate.
Ho accettato ovviamente, riconoscendo l’importanza di un’occasione così bella e autentica di partecipazione, consapevole che solo una parte dei problemi di un’organizzazione sono noti al management..
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