Foxwin Interviews: Luigi Corvi
In un mondo del lavoro in costante evoluzione, la capacità di un’azienda di attrarre talenti, promuovere lo sviluppo organizzativo e mantenere pratiche di risorse umane all’avanguardia diventa cruciale per il suo successo. Luigi Corvi durante l’intervista ci ha fornito un’immersione profonda nelle strategie e nei valori che hanno guidato la sua azienda verso l’eccellenza in questi ambiti.
Luigi Corvi ed Unifarco, una famiglia allargata
Luigi inizia descrivendo l’importanza dell’autenticità, della visione futura e del pragmatismo, sottolineando come questi elementi siano stati fondamentali nel definire il DNA aziendale di Unifarco, caratterizzato da un forte impegno verso il coinvolgimento delle persone, il benessere e l’apertura mentale. Questi valori non solo attraggono individui con ideali simili ma facilitano anche la creazione di un ambiente di lavoro stimolante e inclusivo.
Uno dei maggiori ostacoli identificati da Luigi nel processo di attrazione e ritenzione dei talenti è la localizzazione geografica dell’azienda, situata in una zona meno popolata e distante dai grandi centri urbani. Per superare questa sfida, Unifarco ha stretto una collaborazione significativa con l’Università di Padova, creando opportunità di stage e di lavoro per studenti e neolaureati, specialmente in aree scientifiche e di ricerca e sviluppo. Questo approccio non solo ha permesso all’azienda di attingere a un bacino di talenti qualificati ma ha anche rafforzato il legame con il mondo accademico, favorendo un continuo scambio di conoscenze e competenze.
L’attenzione di Corvi si è spostata poi sulle pratiche adottate per mantenere elevata la motivazione e l’entusiasmo tra i dipendenti. Qui, emerge l’importanza della formazione continua, della delega responsabile e del coinvolgimento attivo dei lavoratori nei progetti aziendali. Queste pratiche non solo migliorano le competenze individuali ma rafforzano anche il senso di appartenenza e la soddisfazione lavorativa, elementi chiave per la ritenzione dei talenti.
Corvi ha sottolineato come l’azienda abbia sempre perseguito la sostenibilità, anche prima che diventasse un tema centrale nel dibattito pubblico, attraverso pratiche come la riduzione dell’impatto ambientale, l’utilizzo di packaging sostenibile e il coinvolgimento dei dipendenti in processi decisionali che riguardano la sostenibilità aziendale.
Un aspetto particolarmente interessante è emerso quando abbiamo parlato della relazione dell’azienda con i farmacisti, che non sono visti semplicemente come clienti ma come partner attivi e, in molti casi, come soci. Questo modello di business basato sulla collaborazione e sulla condivisione di obiettivi comuni ha non solo rafforzato i legami tra l’azienda e i suoi stakeholder esterni ma ha anche contribuito a creare un senso di comunità e di appartenenza più ampio, essenziale per l’innovazione e la crescita sostenibile.
In conclusione, l’intervista con Luigi Corvi ci offre spunti preziosi su come le aziende possono navigare le sfide del mercato del lavoro contemporaneo, adottando approcci innovativi nell’attrazione e nella ritenzione dei talenti, promuovendo la sostenibilità e costruendo relazioni significative sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione. La storia di successo di Unifarco dimostra che, con i valori giusti e un impegno costante verso il benessere dei dipendenti e la responsabilità sociale, le aziende possono non solo prosperare ma anche diventare esempi di eccellenza nel panorama organizzativo moderno.
Alcuni estratti:
“Noi che siamo artigiani del prodotto perché facciamo i nostri cosmetici, facciamo gran parte dei nostri integratori, abbiamo proprio il l’attenzione spasmodica alla qualità e l’evoluzione continua del prodotto. Questa secondo è un’altra caratteristica che ci viene riconosciuta”
“Nella mia vita ho ho sempre lavorato in questa azienda quindi non ho tanta esperienza di di job rotation, soprattutto all’esterno di altre aziende. Però penso che le strade si possano separare per poi magari rincontrarsi più avanti e quindi non lo ritengo necessariamente un disvalore: ecco, il fatto che una persona voglia sviluppare, voglia cambiare e voglia avere l’ambizione di crescere ritengo che sia una cosa assolutamente importante.”
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