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Fennec: dall'idea all'ideazione

Finalmente possiamo darvi ufficialmente la bella notizia, anzi due! Da una settimana è uscito ufficialmente il nuovo software, si chiama Fennec e… abbiamo già diversi clienti attivi!

Siamo fieri di annunciare questo prodotto che nell’ultimo anno ci ha tenuti impegnati e ci ha permesso di coinvolgere professionisti esterni, distruggere le nostre credenze, capire le esigenze dei clienti e fornire un software che da oggi in poi sarà sempre più completo!

La soddisfazione più grande? Avere già dei clienti attivi la settimana del lancio ufficiale!

Ma che cos’è Fennec? Cosa significa il nome? Che cosa fa? A chi può servire? Come lo abbiamo sviluppato? Piano, piano.. Te lo raccontiamo adesso!

 

 

 

Fase 1: dimentica il mio nome

Circa un anno fa, con la crisi pandemica abbiamo accusato anche una crisi esistenziale. Come ogni startup che si rispetti, ci siamo resi conto che dovevamo creare un prodotto che andasse incontro ai reali bisogni del mercato, senza dimenticare l’approccio che ci contraddistingue di coinvolgimento diretto ed innovazione. La webapp di Foxwin è utile per generare idee nuove e progetti innovativi ma sentivamo che ci mancava qualcosa. Abbiamo deciso di creare un Hackathon per capire bisogni del mercato e allinearli con nuovi prodotti.


Volevamo continuare a creare strumenti di partecipazione attiva e abbiamo trovato il filone per farlo: raccogliere le inefficienze (prima di chiedere nuove idee) è più coinvolgente per dipendenti e più utile per le aziende!
Ma come si può fare usando un software? Abbiamo provato a ragionarci sopra partendo dalla teoria: il design thinking.

 

 

 

Fase 2: il Design Thinking

Finalmente l’hackathon ci ha permesso di trovare un bisogno: permettere alle organizzazioni di capire quali sono gli sprechi che riducono i margini di guadagno.Ci siamo accorti che avevamo anche:

  • un mercato di riferimento
  • delle figure (personas) a cui proporre il prodotto 
  • dei valori fermi da cui non volevamo distaccarci: generare, oltre a nuovo fatturato per le organizzazioni, partecipazione attiva nelle persone ed attenzione ai processi sostenibili.

 

Ma come fare per mettere tutte questi fattori assieme?
Abbiamo usato l’approccio del DesignThinking, che permette di empatizzare, definire, ideare, prototipare e testare qualsiasi processo. Altra scoperta, che nel tempo abbiamo fatto nostra, è stato il Double Diamond: il processo adatto per aprirsi a molte persone per sfruttare l’intelligenza collettiva e chiudere su alcuni punti per concentrarsi su ciò che veramente importa. Questo approccio è semplice da utilizzare dal vivo (lo facciamo già con consulenze giornaliere per facilitare riunioni di team), ma ci rimaneva un dubbio: come si può digitalizzare?

 

 

 

Fase 3: L’approccio di co-design, le interviste

Giovedì 10 Novembre 2020, ufficio nuovo e riunione strategica online, ognuno da casa sua. Massimo Curatella, che ci ha aiutato a definire il prodotto, ci chiede:”Ora che sappiamo cosa vogliamo, sappiamo cosa vuole REALMENTE il mercato?”

 

L’unica maniera per rispondergli è stata: fare interviste ai diretti interessati! Non volevamo avere la presunzione di sapere cosa fosse giusto o utile, e grazie a questo approccio abbiamo scoperto una miriade di opportunità, molte delle quali si sono trasformate in features dell’attuale software.

 

Purtroppo (o per fortuna?🤔) ci hanno anche messo in discussione diverse certezze! Ad esempio eravamo convinti che la direzione fosse consapevole degli sprechi presenti, ma col tempo ci siamo resi conto che l’iceberg dell’ignoranza è una fotografia delle aziende molto comune.
Come si conduce un intervista esplorativa?
La maggior parte delle volte noi abbiamo usato come traccia un prototipo del software, chiedendo agli “utenti” opinioni su ogni funzione.

 

Fennec prototipo cartaceo

 

Una pagina del primo prototipo di Fennec

 

 

Fase 4: Il prototipo di Fennec

Per avere un prototipo da testare bisogna prima avere un’idea, seppure di massima, del prodotto.Noi siamo partiti presentando il software a voce.”Fennec ti permette di raccogliere feedback, analizzarli, prioritizzarli, presentarli. Quali domande faresti? A quante persone? Rispetto a quali criteri daresti più importanza ai dati raccolti?”
Dopo aver capito che le tre aree principali su cui lavorare erano la raccolta, l’analisi e la presentazione delle informazioni, abbiamo iniziato a creare un prototipo cartaceo: “In questa pagina potrai fare queste 3 azioni, quale tasto clicchi? Perché?”

Non contenti, avevamo bisogno di testarlo con clienti reali: il primo prototipo funzionante è stato un file excel (vi lasciamo solo immaginare il groviglio di formule) che ci permetteva di filtrare le risposte più frequenti. Potrà sembrare strano, ma con notevoli sforzi e ore passate a creare tabelle su tabelle, i risultati si sono comunque visti: abbiamo aiutato un ente della grande distribuzione a capire che poteva risparmiare 7.500€ al mese migliorando una sola piccola procedura (ne parliamo nella nostra newsletter Dalle inefficienze alle idee innovative).

 

Questo test sul campo ci ha permesso di capire dove potevamo migliorare il prodotto, creando un software che accorciasse i tempi di analisi dei feedback.
E non abbiamo fatto solo quello! In aggiunta abbiamo sviluppato anche anche la possibilità di generare presentazioni che contengono sia le criticità messe in evidenza, sia le possibili soluzioni proposte.

 

 

Fase 5: it’s show time!

Quindi cos’è Fennec? Arrivati alla fine di questo percorso ci siamo dati una risposta: è un software per raccogliere, analizzare e presentare le inefficienze delle organizzazioni. Abbiamo scelto questo nome perché il Fennec è una piccola volpe che abita nel deserto del Nordafrica. Ha la caratteristica di avere delle lunghe orecchie ed è un animale estremamente curioso e intelligente. Per questo motivo ci è sembrato subito adatto a rappresentare questo software, che permette di ascoltare i bisogni di un’organizzazione con curiosità e applicare miglioramenti in maniera intelligente, ma soprattutto partecipata.

 


Lo abbiamo usato con dei nostri clienti e ci ha dato molte soddisfazioni: abbiamo raccolto e riassunto in poco tempo centinaia di feedback, criticità e bisogni. Da ora questi dati andranno a popolare un database che permetterà a tutti gli utenti di capire quali sono le soluzioni migliori ai problemi più comuni di ogni organizzazione.
Vuoi provarlo?

 

 

 

 

 

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