fbpx

Benessere organizzativo: 2 pratiche per creare un luogo sicuro

 

Quante volte hai partecipato ad una riunione e nessuno vi ha fatto domande? 

 

Quante volte hai finito una riunione ed hai avuto la sensazione di aver solo perso tempo? 

 
In questo articolo vogliamo parlare delle pratiche del check-in e del check-out: sono le più semplici fra quelle che applichiamo internamente o condividiamo con i nostri clienti, e sono probabilmente quelle che preferiamo di più. 
 
 
Immagina una tipica settimana lavorativa. Sicuramente ti capita di dover fare una riunione con i tuoi colleghi o i tuoi capi. In una riunione classica siamo abituati a iniziare il lavoro immediatamente. Qualcuno prende la parola e guida il gruppo a completare tutto l’ordine del giorno. Questo approccio è ottimale per l’efficienza della riunione e permettere a chi tiene le redini di completare la riunione al più presto, ma diventa un’esperienza terribile per tutti gli altri.  

pratiche teal

2 piccole pratiche per iniziare a migliorare il benessere organizzativo

 

Il check-in

La pratica del check-in può rivelarsi molto utile per allineare le persone prima dell’inizio di una riunione ed è molto semplice da applicare: quando stai per iniziare un incontro, se hai in mano la gestione, fai una domanda su un argomento che non è rilevante per la riunione stessa, cercando di stimolare quelle parti di sé  solitamente inespresse nel luogo di lavoro come le emozioni, le intuizioni, o addirittura il lato spirituale delle persone. 
 
Per esempio potresti chiedere: 
 
  • Come ti senti veramente oggi? 
  • Come arrivi a questa riunione? 
  • Qual è la domanda a cui stai cercando di ottenere una risposta da molto tempo? 
  • Raccontaci qualcosa di bello che ti è successo questa settimana. 
 
Affinché questo check-in sia utile, bisogna essere curiosi, essere onesti e ascoltare tutti. Le regole da rispettare sono semplici: quando qualcuno parla, nessuno parla sopra di lei/lui, non ci sono discussioni ma solo ascolto attivo, non è possibile criticare l’altro, per cui bisogna sospendere ogni giudizio. 
 
Abbiamo trovato questa pratica incredibile perché le persone si aprono, e si scoprono cose che non si sarebbero mai immaginate. Funziona perfettamente anche in gruppi che si incontrano per la prima volta. La usiamo durante tutti i miei corsi di formazione, durante importanti riunioni strategiche, durante i webinar. È perfetto durante gli eventi online perché tutti smettono di fare quello che stanno facendo e partecipano attivamente all’evento. Durante le riunioni lavorative tutti mettono via i loro smartphone e computer portatili e si preparano per il loro turno di intervento. Una volta attivate e coinvolte tutte le persone sarà difficile che qualcuno si distragga perché ognuno si è sentito ascoltato e si aspetta di essere parte attiva. Diventa più facile fare domande, coinvolgere tutti e avere discussioni aperte. 
 
Capisci molto anche delle persone che ti circondano. Un collega una volta mi ha detto che aveva un problema con la sua famiglia, e non poteva essere così attento a causa di questa emergenza. Era più facile per tutti accettare il fatto che stesse guardando lo smartphone o pensando ad altre cose. 

 

Il check-out

Alla fine di una riunione, si può fare un giro di controllo chiedendo a tutti la stessa domanda, come ad esempio: 
 
  • Cosa ti porti via da questo incontro? 
  • Cosa ti è piaciuto di più? 
  • Quali sono le tue sensazioni sulla riunione di oggi? 
  • Cosa possiamo fare per migliorare l’efficacia delle nostre riunioni? 
 
Tutte queste domande sono utili per percepire i sentimenti sulla riunione di oggi, se le persone sono soddisfatte o se sono ancora piene di dubbi. È meraviglioso anche ripetere le cose più importanti che sono emerse. 
 
Ho portato questa pratica a Foxwin alcuni anni fa, e ho dovuto facilitarla nelle prime riunioni. Dopo un po’ di tempo, i miei colleghi, se me ne dimenticavo, mi ricordavano che andava fatto un giro di check-in. È stato bello vedere che la pratica è diventata preziosa anche per tutte le organizzazioni che abbiamo aiutato a migliorare.

Perché queste pratiche possono migliorare il benessere organizzativo?

Alla fine di una riunione, si può fare un giro di controllo chiedendo a tutti la stessa domanda, come ad esempio: 
 
  • Cosa ti porti via da questo incontro? 
  • Cosa ti è piaciuto di più? 
  • Quali sono le tue sensazioni sulla riunione di oggi? 
  • Cosa possiamo fare per migliorare l’efficacia delle nostre riunioni? 
 
Tutte queste domande sono utili per percepire i sentimenti sulla riunione di oggi, se le persone sono soddisfatte o se sono ancora piene di dubbi. È meraviglioso anche ripetere le cose più importanti che sono emerse. 
 
Ho portato questa pratica a Foxwin alcuni anni fa, e ho dovuto facilitarla nelle prime riunioni. Dopo un po’ di tempo, i miei colleghi, se me ne dimenticavo, mi ricordavano che andava fatto un giro di check-in. È stato bello vedere che la pratica è diventata preziosa anche per tutte le organizzazioni che abbiamo aiutato a migliorare.

foxwin_blog

Quanto credi nel coinvolgimento delle persone?

Abbiamo creato una newsletter con lo scopo di ispirarti attraverso spunti di riflessione e strumenti concreti, per permetterti di coinvolgere attivamente i tuoi collaboratori nei processi organizzativi.

P.S.: Odiamo la SPAM tanto quanto te. La tua mail è al sicuro con noi.