Leggere è la chiave del pensiero, la strada maestra per l’apprendimento e per la scoperta e la cura di sé.
Mi chiamo Anna De Odorico, vivo a Tricesimo (vicino a Udine), ho 32 anni e mi sono appassionata alla filosofia prima di sapere che cosa fosse esattamente.
Ho sempre avuto una passione per la lettura.
Da piccola, l’unico motivo per cui i miei genitori mi sgridavano era perché passavo troppo tempo a leggere anziché andare a dormire. Leggere per me è un po’ come viaggiare, una scoperta, è vivere tante vite in una sola. Leggere è la chiave del pensiero, la strada maestra per l’apprendimento e per la scoperta e la cura di sé (il famoso fiorire e rifiorire del mio scopo evolutivo).
Amo viaggiare, o forse sarebbe meglio dire perdermi. Adoro visitare posti nuovi, assaggiare nuovi sapori, scoprire nuovi profumi, riempirmi gli occhi di cose mai viste prima. Per questo quando viaggio invece di seguire i percorsi turistici, preferisco perdermi per le strade che non conosco, vedere l’inaspettato e scoprire l’autentico. Non mi perdo solo per le strade, ma anche tra i sapori: elemento fondamentale dei miei viaggi è la scoperta della cucina locale.
Del resto, chi mi conosce bene, vi dirà che penso sempre a mangiare: il cibo è una delle cose che mi rendono felici. Anche solo pensare a una pietanza mi mette di buon umore. È vero, ho sempre fame e mangerei qualsiasi cosa, ma ciò che amo veramente è il buon cibo: andare alla ricerca delle cose buone, dei saporai genuini, delle combinazioni di sapore che non ti aspetti ma che esplodono tra le papille gustative. Mangio con la bocca, con gli occhi, con il naso e con il cuore. Se poi c’è anche del buon vino ad accompagnare…non mi ferma nessuno!
La forza della leggerezza
Se le prime vi possono sembrare passioni comuni, c’è n’è una che di certo mi contraddistingue: la danza area.
Nella mia vita ho fatto diversi sport, ma questo è il primo che non mi stanca e non mi annoia mai. Sono sempre alla ricerca del bello e credo che la danza aerea mi piaccia proprio perché è uno sport bellissimo anche solo da guardare. Da brava filosofa quale sono, lo amo anche perché è uno sport estremamente mentale: la concentrazione, la memoria, la conoscenza di sé sono tutto per poter eseguire i movimenti correttamente e senza farsi male: basta una piccola distrazione per fare danni, perciò bisogna sempre essere presenti a se stessi.
Inoltre concilia il piacere che provo di fronte ai contrasti e agli opposti che convivono armoniosamente. Si tratta, infatti, di uno sport in cui la forza si sposa perfettamente con la leggerezza: apparentemente opposti, questi elementi nella danza aerea sono interdipendenti; se non c’è forza, non c’è leggerezza.
Questa dicotomia è parte integrante del mio approccio alla vita e la applico anche nel mio nuovo ruolo all’interno di Foxwin, quando attraverso la consulenza o le sessioni di coaching individuali posso esplorare le peculiarità delle persone che incontro e delle organizzazioni di cui fanno parte. Grazie all’analisi e all’osservazione di queste caratteristiche e degli opposti che convivono, aiuto i gruppi di lavoro a ritrovare una sintesi e l’equilibrio giusto per creare ambienti di lavoro armonici e funzionali.
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