7 consigli per fare riunioni efficaci ed evitare perdite di tempo

Organizzare riunioni efficaci richiede l’adozione di un codice di comportamento chiaro e condiviso e la comprensione del loro scopo

Ti è mai capitato di fare una riunione inutile?  

Le riunioni rappresentano uno degli strumenti organizzativi più potenti a disposizione di un’azienda, capaci di influenzare la produttività, la qualità delle decisioni e la coesione del team. Tuttavia, spesso vengono percepite come un’inutile perdita di tempo, fonte di frustrazione e inefficienza, piuttosto che come un’opportunità.  

Quante volte si sente dire “Oh no, un’altra riunione!” nei corridoi delle aziende?

Questo tipo di reazione non è casuale e nasce da un problema comune: troppe riunioni non vengono strutturate con cura, vengono condotte senza un obiettivo chiaro, senza regole precise e senza una vera attenzione alla qualità del tempo speso insieme.  

Una riunione non è semplicemente un momento di confronto o di trasmissione di informazioni. Se ben progettata, diventa uno spazio essenziale per la collaborazione, la creatività e la costruzione di relazioni di fiducia tra colleghi. Potremmo dire che la riunione è il primo e più importante strumento di team building: molto più efficace di un’uscita di gruppo o di un evento motivazionale, poiché è nel lavoro quotidiano che si cementano le dinamiche di squadra e si sviluppa un senso di appartenenza. Per arrivare a questo risultato e trasformare le riunioni in strumenti generativi, capaci di facilitare il lavoro, è fondamentale comprendere la natura delle riunioni e adottare un metodo che le renda davvero efficaci. 

Che cosa significa fare una riunione?  

Il dizionario Treccani definisce la riunione come: “Unione reciproca di elementi; l’azione, l’operazione di riunire, il fatto di essere riuniti, nel significato di mettere insieme vari elementi separati e sparsi.”  Il termine riunione deriva dall’idea di mettere insieme elementi separati per un fine comune. Più che un semplice incontro, una riunione è il luogo in cui le persone condividono informazioni, prendono decisioni e rafforzano il proprio senso di appartenenza.  Se condotte in modo corretto, le riunioni aiutano a snellire i processi aziendali chiarire ruoli e responsabilità, verificare i progressi dei progetti e favorire il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti. Se vengono organizzate senza un chiaro obiettivo, generano confusione, frustrazione e spreco di tempo. 

Quante tipologie di riunioni conosci?

Non tutte le riunioni sono uguali, e un primo passo verso una gestione più consapevole è riconoscere le diverse tipologie di incontri e i loro scopi. Ogni riunione dovrebbe essere pensata in funzione dell’obiettivo che si vuole raggiungere, evitando momenti di confronto inutili o dispersivi. 

Possiamo distinguere alcune macro categorie di riunioni 

Riunioni informative

Vengono utilizzate per garantire una comunicazione chiara e strutturata all’interno dell’azienda e dei reparti. Il loro utilizzo consente ai collaboratori di ricevere informazioni direttamente dalla fonte, evitando distorsioni o malintesi derivanti da comunicazioni indirette. Questi incontri vengono solitamente convocati da una figura di riferimento con l’obiettivo di condividere nuove direttive aziendali o cambiamenti organizzativi. Ad esempio, una riunione informativa può essere organizzata per comunicare ai collaboratori le nuove soglie di accesso ai premi aziendali, assicurando che tutti ricevano le stesse informazioni in modo trasparente e senza ambiguità.  

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Riunioni di aggiornamento

Sono utili per garantire che tutti i membri di un’organizzazione siano informati sui progressi delle attività e sulle iniziative in corso. Durante questi incontri, ogni partecipante condivide con il gruppo lo stato del proprio lavoro, illustrando gli sviluppi più recenti, eventuali sfide e obiettivi futuri. Ad esempio, in una riunione settimanale di aggiornamento, i membri del team possono presentare i traguardi raggiunti, discutere nuove opportunità commerciali e fornire dettagli su eventuali clienti acquisiti. Questo processo favorisce la trasparenza, il coordinamento tra i reparti e la collaborazione tra i membri dell’organizzazione. 

Riunioni decisionali

Sono incontri finalizzati a stabilire piani d’azione concreti e puntuali e alla presa di decisioni strategiche condivise. Il loro scopo è quello di analizzare le opzioni disponibili, valutare i pro e i contro di ciascuna scelta e stabilire le azioni più efficaci da intraprendere. In queste riunioni, il confronto tra i partecipanti è essenziale per garantire che ogni decisione tenga conto di diverse prospettive e sia supportata da un consenso informato. Ad esempio, un dirigente può convocare i manager delle varie aree aziendali per raccogliere le loro opinioni su una decisione strategica, come il lancio di un nuovo prodotto o l’allocazione di risorse, al fine di giungere a una scelta finale basata su dati concreti e sul contributo di tutti gli interessati. 

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Riunioni organizzative

Sono finalizzate al coordinamento delle attività aziendali, con un focus specifico sulla pianificazione strategica. Queste riunioni richiedono un livello di attenzione più alto poiché le decisioni prese influenzano direttamente la struttura operativa dell’organizzazione e il lavoro futuro. Un esempio può essere rappresentato da una riunione indetta dai product manager col fine di stabile in concreto le fasi del processo di progettazione e produzione di un determinato prodotto selezionato durante la riunione decisionale. 

Riunioni di programmazione

Queste riunioni hanno lo scopo di pianificare delle attività future, programmandole in maniera specifica, definendo ruoli, responsabilità e scadenze precise. Questi incontri hanno lo scopo di delineare un piano operativo dettagliato, definendo chi farà cosa, in che tempistiche e con quali risorse. Una riunione di programmazione ben strutturata consente di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili, ridurre il rischio di sovrapposizioni o inefficienze e garantire un’esecuzione coordinata delle attività. Ad esempio, un team di progetto può organizzare una riunione di programmazione per definire chiaramente i compiti di ciascun membro, stabilire le tappe intermedie e concordare le scadenze, assicurando che tutti siano allineati sugli obiettivi e sulle aspettative.  

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Riunioni di brainstorming

Hanno lo scopo di stimolare la generazione di nuove idee, favorire l’innovazione e raccogliere prospettive differenti su un problema o un’opportunità. Questi incontri dovrebbero essere strutturati in modo da incentivare la partecipazione attiva e ridurre al minimo le inibizioni che potrebbero bloccare il pensiero creativo. Uno dei metodi più diffusi per condurre una sessione di brainstorming è l’utilizzo di post-it: ogni partecipante scrive le proprie idee su dei post-it e li attacca su una parete o una lavagna. Una volta raccolte tutte le idee, il gruppo le analizza insieme, le discute e identifica quelle più promettenti. Questo approccio permette di valorizzare ogni contributo, incoraggiare la diversità di pensiero e facilitare la collaborazione tra i membri del team.

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Il galateo delle riunioni: conosci le buone pratiche per condurre una riunione? 

Prima di proseguire con la lettura prova a riflettere su come organizzi, o organizzeresti, una riunione nella tua aziendaQuale sarebbe il tuo approccio? 

Esempio 1

Riflettere sull’obiettivo ultimo della riunione, riflettendo sul suo scopo e sugli esiti desiderati, e solo successivamente inviare la e-mail ai collaboratori, specificando l’argomento da trattare e il motivo dell’incontro.

Esempio 2

Inviare una e-mail ai collaboratori, comunicando che la riunione si terrà il giorno X alle ore Y, senza fornire ulteriori dettagli.

Molti imprenditori banalizzano questo aspetto, sottovalutano l’importanza di una corretta organizzazione delle riunioni, gestendole in modo superficiale e senza una chiara pianificazione. Il risultato? Riunioni frequenti e inconcludenti, che non producono valore ma solo dispersione di tempo e possibili tensioni. Convocare una riunione senza avere un obiettivo preciso e un metodo per raggiungerlo porta inevitabilmente a frustrazione e inefficienza.  

Un altro fattore determinate per la buona riuscita di una riunione è il comportamento dei partecipanti. Alla base delle riunioni vi sono le relazioni interpersonali che rappresentano il principale ostacolo al raggiungimento degli obiettivi prefissati.  Le dinamiche umane influenzano profondamente il successo di un incontro, rendendolo efficace o, al contrario, dispersivo e inconcludente. Alcuni collaboratori tendono a monopolizzare la discussione, altri sono più riservati e faticano a esprimere il proprio punto di vista, mentre alcuni rischiano di deviare dagli argomenti all’ordine del giorno. Questi comportamenti, se non gestiti adeguatamente, possono compromettere il valore della riunione e ridurne l’efficacia. 

Una riunione efficace non dipende solo da una buona pianificazione e dalla struttura dei contenuti, ma anche dalla capacità di creare un ambiente in cui tutti i partecipanti si sentano coinvolti e rispettati. Proprio come in una conversazione ben riuscita, esistono regole di buon senso che favoriscono il confronto costruttivo e aiutano a evitare frustrazioni, interruzioni e dispersioni. 

Il galateo delle riunioni 

Stabilisce norme di comportamento chiare e condivise, utili a mantenere il focus, garantire una partecipazione equilibrata e guidare la discussione in modo produttivo. Queste regole devono essere rispettate da tutti, indipendentemente dal ruolo ricoperto in azienda, affinché ogni riunione diventi un’opportunità di crescita e collaborazione, piuttosto che un’inutile perdita di tempo. 

Il galateo delle riunioni

Il galateo delle riunioni

Stabilisce norme di comportamento chiare e condivise, utili a mantenere il focus, garantire una partecipazione equilibrata e guidare la discussione in modo produttivo. Queste regole devono essere rispettate da tutti, indipendentemente dal ruolo ricoperto in azienda, affinché ogni riunione diventi un’opportunità di crescita e collaborazione, piuttosto che un’inutile perdita di tempo. 

Come rendere una riunione efficace?

Per rendere una riunione efficace è di fondamentale importanza definire e rispettare delle regole precise.
Ecco 7 consigli pratici per ottimizzare le riunioni.

Essere puntuali è il primo segno di rispetto nei confronti dei partecipanti. Arrivare in ritardo significa non solo perdere informazioni importanti, ma anche interrompere il flusso della discussione e mancare di rispetto ai colleghi. Ogni minuto sprecato sottrae valore all’obiettivo principale della riunione, compromettendone l’efficacia e rallentando il lavoro di tutti. 

Ascoltare attivamente è fondamentale per garantire un confronto costruttivo. Prestare attenzione a chi parla, evitando interruzioni, consente di valorizzare ogni contributo e di promuovere un dialogo equilibrato. Rispettare i turni di parola e incoraggiare una partecipazione inclusiva sono aspetti essenziali per ottenere risultati concreti e per mantenere un clima di rispetto reciproco all’interno del team. 

Usare la tecnologia in modo consapevole è fondamentale per mantenere alta l’attenzione e garantire l’efficacia delle riunioni. Troppi dispositivi accesi possono distrarre e compromettere l’attenzione, riducendo la qualità della partecipazione. Per questo motivo, è utile stabilire che durante le riunioni l’uso di cellulari e computer sia limitato, salvo eccezioni dichiarate in anticipo, come l’attesa di una comunicazione urgente o una necessità familiare. Limitarsi all’essenziale può fare la differenza.

Il check-in ed il check-out sono pratiche di grande valore che favoriscono un ambiente più partecipativo e consapevole. Il check-in permette ai partecipanti di esprimere il proprio stato d’animo e condividere le aspettative rispetto all’incontro, creando un clima di ascolto e allineamento. Le emozioni e il coinvolgimento delle persone non sono elementi secondari, ma fattori che influenzano direttamente l’efficacia della riunione. Allo stesso modo, il check-out, una pratica che offre ai partecipanti l’opportunità di fornire un breve feedback sulla riunione, evidenziando ciò che è stato utile e suggerendo eventuali miglioramenti. Questo momento di riflessione non solo aiuta a ottimizzare gli incontri futuri, ma promuove una cultura aziendale basata sulla consapevolezza e sul miglioramento continuo.

Gli organizzatori devono comunicare in modo chiaro e trasparente le loro aspettative riguardo all’incontro e quali sono gli obiettivi da raggiungere. Deve essere comunicato in maniera chiara quale sarà l’ordine del giorno permettendo ai partecipanti di avere un’idea chiara di quello che si andrà a discutere durante la riunione, non prendendoli alla sprovvista. .

Prepararsi alla riunione è un altro aspetto fondamentale. I partecipanti, essendo a conoscenza dell’ordine del giorno, hanno la responsabilità di arrivare agli incontri ben prepararti sull’argomento. Questo implica non solo una comprensione preliminare dei temi in discussione, ma anche l’elaborazione di riflessioni e contributi ponderati da condividere con il gruppo. Una preparazione adeguata evita l’improvvisazione, rende il confronto più strutturato ed efficace.

Focalizzarsi sugli obiettivi delle riunioni è essenziale per garantire incontri produttivi ed efficaci. Durante la discussione, è fondamentale attenersi agli argomenti previsti nell’ordine del giorno, evitando divagazioni o perdite di tempo su questioni marginali. Se emergono temi non pertinenti o che richiedono un approfondimento specifico, è più efficace rimandarli a un incontro dedicato.

Ripensa il tuo modo di fare riunioni!

Ripensare il modo in cui facciamo riunioni significa non solo migliorarne la qualità, ma anche trasformarle in strumenti di collaborazione più efficaci. Comprendere il significato delle riunioni e adottare un codice di comportamento chiaro è il primo passo per migliorarne l’efficacia. Ma affinché una riunione sia veramente utile, deve partire da una chiara definizione dei suoi obiettivi e da una consapevole organizzazione dello spazio e dei ruoli.

Nel prossimo articolo parliamo proprio di questo: esploreremo come stabilire gli scopi delle riunioni, quali sono i luoghi più adatti per ospitarle e quali ruoli possono assumere i partecipanti per renderle più efficaci.

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