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Lavoro in smart working: come farlo correttamente

L’epidemia del coronavirus nel 2020 ha costretto moltissime persone a lavorare da casa, capovolgendo le loro routine e le loro abitudini. Sono passati 3 anni e ancora ci chiediamo: potrebbe questa crisi trasformarsi in una rivoluzione positiva per il mondo del lavoro?    

 

Lavoro Smart working nell’EU

Secondo una ricerca fatta da Eurostat, nel 2019, il 5,4% di persone dai 15 ai 64 anni, impiegate nell’Unione Europea lavoravano principalmente da casa, in Italia meglio conosciuto come lavoro in smart working. Rispetto alla pre-pandemia questo numero è rimasto costante (circa il 5%) per un intero decennio. Negli anni precedenti  al 2019 c’è stato un leggero aumento del numero di lavoratori che a volte lavorano da casa.  Il lavoro in smart working è aumentato dal 6,0% nel 2009 al 9.0% nel 2019. Questo dato dato è sensibilmente aumentato dopo la pandemia e ci si aspetta che si stabilizzi nel prossimo futuro. Senza dubbio questo cambiamento  ha delle conseguenze  positive  per lavoratori  e per  aziende. 

Ma le aziende saranno in grado di implementare correttamente il lavoro in smart working?

lavoro smart working
Quota di occupati che in media lavorano da casa

 

Alcune organizzazioni hanno già cambiato il modo di lavorare

Sebbene qualche organizzazione progressista abbia già un modello che permette di lavorare da casa, la pandemia ha incoraggiato alcune altre a cambiare i loro sistemi: la maggior parte dei dipendenti di Google hanno lavorato in smart working fino al 2021, ed è diventato famoso l’annuncio dell’ex amministratore delegato di Twitter che aveva concesso ai lavoratori di lavorare da casa per sempre. Inoltre, Twitter aveva sospeso tutti i viaggi d’affari e tutti gli eventi dal vivo fino al 2021 e ha dato ai dipendenti più soldi per acquistare materiale per creare un ufficio a casa, includendo scrivanie e sedie.

La storia di Twitter può essere presa come esempio anche per ciò che è successo dopo che il nuovo CEO, Elon Musk, decise di licenziare la maggior parte dei propri dipendenti. Ha fatto notizia, nell’aprile del 2023, la dichiarazione dello stesso Musk di aver licenziato ben l’80% del personale dall’inizio della sua dirigenza. È possibile quindi che questa pandemia ci conduca a una nuova tendenza di ‘digital-by-default’ nelle aziende? Lo smart working diventerà una nuova prassi dopo la forma di normalità imposta durante il lockdown? Molti lavoratori sarebbero felici di ottenere questa libertà nel lavoro.  

 

 

Cosa deve cambiare veramente?

Per non fare la fine di Twitter e preservare il posto a tutti i collaboratori devono essere attuati 2 cambiamenti principali:

  • Meni orari fissi.
  • Più lavoro online di default.

Ma come fare per mantenere alta la produttività? Serve più controllo?  La risposta è no. Anzi.

Il sistema di lavoro agile (questo il vero significato della parola smart working) deve essere basato sulla libertà dei lavoratori e la fiducia tra loro e i loro capi. In breve, stiamo parlando del concetto di responsabilità. Tutti possono concordare che fiducia e responsabilità sono qualità umane fondamentali per la vita e i rapporti con altre persone. Per quanto riguarda possibili dubbi dei datori di lavoro, The Society for Human Resource Management fa una giusta osservazione, notando che


  “se non puoi fidarti dei tuoi dipendenti nel lavorare in modo flessibile (ed autonomo), perché assumere queste persone in primo luogo?”  

Le organizzazioni ed i direttori devono concentrarsi sui risultati al posto delle ore di lavoro. In questo modo, nascerà una nuova cultura di rispetto e coinvolgimento, dal quale tutti potranno trarre beneficio. Certamente sarebbe richiesta una rivoluzione aziendale per evitare che vengano spostate online tutte le cose negative dell’ufficio.  

 

 

Vantaggi diretti

Questi due cambiamenti condurranno a numerosi vantaggi per le aziende ed i collaboratori, come:

  • Vantaggi per l’ambiente, con una riduzione di spostamenti e viaggi a lavoro
  • L’abilità di attrarre più talenti, che non vogliono spostarsi o vogliono aver la possibilità di lavorare in modo pratico.
  • La riduzione dei costi fissi, grazie al meno spazio utilizzato per gli uffici
  • L’ufficio fisico diventerà uno spazio di collaborazione, in cui la gente vorrà andare per incontrarsi e lavorare insieme.
  • Maggiore responsabilità, dato che i dipendenti dovranno connettersi di più quando lavorano da casa.
  • Le riunioni diventeranno più mirate e organizzate. Se le persone devono venire solamente per partecipare alla riunione, se ne organizza una solamente quando ce n’e bisogno.

  risparmi

 

Questo modello di lavoro si allinea con i principi Teal, anche perché la pienezza degli individui sarà soddisfatta da un equilibro sano fra casa e lavoro. In aggiunta, l’aumento di responsabilità condurrà a un livello più alto di auto-organizzazione. Infatti, la ricerca mostra che questi concetti hanno dei benefici per quanto riguarda il coinvolgimento del personale e la produttività dell’azienda

Ovviamente, ci sarà qualche cambiamento necessario per rimodellare il sistema del lavoro in molte aziende, per permetterle di fare questo passaggio. Tutto si riduce a comunicare in modo aperto e trasparente ed a stabilire obiettivi chiari. Gli orientamenti e le scadenze aiuteranno i collaboratori ad auto-organizzarsi e rimanere affidabili, senza tanta pressione.

 

Una volta che i dipendenti saranno coinvolti, sarà possibile introdurre benefits e mantenere l’ambiente produttivo e gratificante. Per esempio, Netflix, LinkedIn e Virgin offrono ai loro dipendenti un numero illimitato di giornate di ferie. Questo è possibile solamente con una cultura del lavoro piena di rispetto e coinvolgimento. È evidente che la chiave sta nella motivazione e nel senso di responsabilità dei dipendenti. Quando tutti si dedicano a lavoro a cui si appassiono e che aiuta l’azienda a sviluppare e far successo, si aprono tantissime possibilità.      

 

 

Come si fa a gestire il personale sfruttando la motivazione e la responsabilità?

 

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